Le festività patronali si svolgono con riti e appuntamenti ormai codificati da tempo.
31 Luglio. Benedizione del carro trionfale sul sagrato della chiesa dei Cappuccini. In serata l’asta per il tiro del carro al quale tradizionalmente partecipano i gruppi che intendono assumersi l’onere e soprattutto l’onore di condurre il carro per le vie del paese. La serata è conclusa da un lancio di fuochi pirotecnici.
1 Agosto. Di buon’ora il paese è svegliato dal lancio di potenti botti. E’il segnale che è cominciato il mese dedicato al Santo Patrono. Nel frattempo comincia il montaggio delle luminarie nelle vie principali e in Piazza Roma.
5-13-Agosto. Nella chiesa madre, novena dell’Assunta copatrona di Montescaglioso. Chiesa di S. Rocco, novena del Patrono.
14 Agosto. In serata nella chiesa di S. Rocco l’Arciprete consegna al Santo il medaglione –reliquiario che la statua porta al collo. Il Sindaco, invece, consegna le chiavi della città che saranno appese al bastone di S. Rocco. La statua principale del Santo, sempre in serata, è condotta con solenne processione nella chiesa madre, ove, nei giorni seguenti, proseguiranno i riti religiosi.
15 Agosto. Solenni riti religiosi in onore dell’Assunta, copatrona di Montescaglioso.
16 Agosto. Solenni riti religiosi in onore di S. Rocco nel giorno della festa canonica. Da alcuni anni è tradizione dedicare, con vari eventi, questa giornata agli emigranti che in massa ritornano nella propria comunità di origine.
17 Agosto. In mattinata, si svolge la tradizionale fiera di S. Rocco che oramai da decenni ha assunto l’aspetto di un grande mercato. Fino agli anni sessanta la fiera era l’occasione per la compravendita di animali e di tutta la strumentazione necessaria per la buona tenuta soprattutto delle cavalcature.
18 Agosto. In serata processione per condurre al Convento dei Cappuccini la statua di S. Rocco che sarà issata sul carro. Comincia il servizio delle bande da giro nelle strade del paese.
19 Agosto. Riti religiosi in onore dell’Assunta e in serata, solenne processione.
20 Agosto, mattino. Il momento centrale delle festività patronali. In mattinata il Comitato Feste Patronali, si reca solennemente al Comune. Si forma un corteo con in testa il gonfalone di Montescaglioso. Sindaco, altre autorità cittadine e Comitato Feste Patronali, deporranno una corona al Monumento dei Caduti di tutte le guerre. Successivamente in chiesa madre, riti religiosi in onore di S. Rocco. Intorno alle ore undici si avvia la solenne processione di S. Rocco per le principali vie di Montescaglioso. Si toccheranno anche stradine del centro storico lungo un percorso di antica data. Durante la processione i fedeli offrono banconote, o in antichità, oro, appuntate sulla base della statua. La processione è molto lunga si svolge sotto un solo cocente. Nelle soste principali, si lanciano fuochi pirotecnici.
20 Agosto. Pomeriggio e sera. Nel primo pomeriggio il carro trionfale è condotto sul sagrato del convento dei Cappuccini. Si issa la statua sul carro ed i sette cavalli del tiro sono preparati per la partenza. Sul sagrato della chiesa madre, invece, si radunano i partecipanti alla cavalcata che precede il carro, in origine riservata esclusivamente al clero di Montescaglioso che partecipava con buona parte dei suoi membri. Nella cavalcata erano anche i giovani seminaristi di Montescaglioso che per l’occasione rientravano dai luoghi di studio. Al più giovane spettava l’onore di issare la bandiera con le insegne del Santo. La collocazione dei partecipanti nel lungo corteo era in ordine all’età e all’autorità ed era conclusa dall’Arciprete del Capitolo di S. Pietro.
Il Carro parte dai Cappuccini, non appena la lunga cavalcata si è predisposta davanti al tiro. E’ uno dei momenti più appassionanti della processione che seguirà un percorso rimasto invariato da decenni. La buona riuscita delle manovre del carro, soprattutto nelle curve e nelle salite sarà accompagnato dall’entusiasmo di quanti seguono il percorso. Il momento che tutti aspettano è l’abbordaggio e la manovra sulla curva ad angolo retto della cosiddetta “ Strada del Carro “ complicata dalla presenza di una salita che sottopone a notevole sforzo i cavalli del tiro. Qui si valuta l’abilità del conduttore e degli addetti ai cavalli che devono coordinarsi con un tempismo indiscusso. Il carro per far fronte alle pendenze della strada è lanciato al trotto mentre il conduttore cerca di ridurre le soste al minimo. E con il trotto si cimentano anche il pubblico, la banda e le autorità che seguono il carro trionfale. L’arrivo in Piazza Roma è a conclusione di una lunga salita e qui i cavalli si sono guadagnati una lunga sosta ed i cavallari gli applausi delle migliaia di appassionati che gremiscono il centro del paese. Il carro prosegue la sua corsa verso l’abbazia ove si cimenterà con un’altra serie di complesse manovre.
Da piazza del Popolo la processione torna verso piazza Roma ove durante una lunga sosta la statua di S. Rocco sarà ricondotta in chiesa, mentre la cavalcata si scioglie ed il tiro da sette cavalli si prepara a ricondurre il carro sul sagrato dei Cappuccini. Ancora una volta il tiro affronta una lunga salita, via S. Francesco. Il conduttore lancia i cavalli ad un trotto parecchio accelerato e con l’incitamento dei più giovani che mai rinuncerebbero a questa parte del “ giro “ si giunge tutto d’un fiato davanti alla chiesa. La lunga e faticosa corsa dei cavalli in questo tratto è favorita dall’ ” assenza “ della cavalcata che precede il carro e quindi di ostacoli capaci di rallentare lo slancio dei “ magnifici sette “.
Sul sagrato i cavalli sono staccati dal carro e premiati con verdure e quant’altro. I proprietari accudiscono con cura i propri animali ricondotti con calma nelle stalle. Comincia a questo punto l’ultima manovra rituale del carro: la ricollocazione “ in retromarcia “ nella ex chiesa della S. Croce, manovra quanto mai difficile complicata dalla enormità dello stesso carro, dalle ridotte dimensioni dell’ingresso e dal poco spazio disponibile per le manovre.
In piazza Roma, intanto è cominciato il servizio delle bande da giro con concerti di opere della tradizione musicale italiana. Nella periferia del paese, il luna park allieta giovani e meno giovani con giostre all’ultimo grido. Intorno all’una di notte un potente botto annuncia l’inizio dei tanto attesi “ fuochi “ che illumineranno la notte fino a poter essere visti ed uditi da Pomarico e Miglionico. Una serie rituale di tre botte finali annuncia la fine dello spettacolo ed a quel punto la banda di Montescaglioso accompagnerà il pubblico con allegre marce fino al centro del paese.
21 Agosto. Un concerto in piazza Roma di musiche contemporanee accompagna l’estrazione del lotto con il quale si finanzia la festa.
24 Agosto. Ottavario e processione del Santo per ricondurre la statua principale dalla chiesa madre alla chiesa di S. Rocco.